Cellulari, Valditara: Grave che un bambino stia tutto il giorno sullo smartphone

Pubblicato da Segreteria il

Cellulari, Valditara: ‘Grave che un bambino stia tutto il giorno sullo smartphone. Altro conto è il tablet, che è importante. Ma non dimentichiamo carta e penna’

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TUTTOSCUOLA 10 aprile 2024

Che senso ha il cellulare alla scuola infanzia, alle scuole elementari o alle medie? Non vedo nulla di didattico e anzi, meno abituiamo i ragazzi al cellulare meglio è per loro, altrimenti si crea dipendenza. I danni del cellulare sono notevoli e la rete ed i social sono estremamente pericolosi, non abbiamo idea di quello che si annida dentro, soprattutto per i ragazzini, serve cautela nell’uso dei social“.

 

Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara intervenuto al convegno Snals “L’innovazione tecnologica: dalla transizione digitale all’intelligenza artificiale nel sistema di istruzione e nella ricerca. Visioni, obiettivi, processi, attese” che si è svolto oggi, 10 aprile.

“Per questo ho ripreso la circolare del 2017 sull’uso dei telefonini – ha spiegato ancora il ministro -, il cellulare in classe non deve essere usato, e vado oltre: un conto è il tablet, ma trovo grave che un bambino di 6 anni impari a stare tutto il giorno sul cellulare. Dalla scuola parte il grande cambiamento. Guardate quanto è degradata questa società… Quando vedo dei ragazzini che picchiano un anziano perché si è permesso di riprenderli, devo dirlo che la società è degradata. Dalla scuola deve partire un messaggio forte; sono il primo ministro ad aver messo al centro il principio di autorità democratica che non c’entra nulla con l’autoritarismo“.

“L’idea del rispetto passa anche dall’uso delle tecnologie – ha poi proseguito Valditara -. Non ci vedo nulla di didattico nell’utilizzo del cellulare. Il tablet è invece importante, ho visto scuole primarie in cui si usa: ma non pensiamo di cancellare carta e penna. E’ evidente che tutto debba essere utilizzato con quella intelligenza che il docente sa mettere nelle cose“.

“Anche il principio di responsabilità è importante – ha detto ancora Valditara -. Quando sono andato a visitare la famosa scuola di Milano a cui avevamo appena regalato le Lim, le ho viste distrutte. Avevano preso i pc e li avevano lanciati dal secondo piano e si erano sfasciati, tagliato tutti i fili della luce, distrutto pure i bagni, divelti. Avevano preso gli schiumogeni e sporcato tutta la scuola che è stata chiusa per tre settimane per ripulirla, con danni per 70 mila euro. E’ stato calcolato che per danni in 3 scuole di Roma a novembre i costi sono stati di 350 mila euro; per questo dico: chi rompe paga”. 

 

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